La prima definizione antropologica di cultura che si allontana sai dall'universalismo illuminista sia dalla visione etnocentrica della prima antropologia e sottolinea il carattere relativo della cultura è quella di Tylor, che nel 1871 definisce la cultura come il complesso che include le conoscenze, le credenze, la morale, le abitudini e gli oggetti materiali di una comunità.
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Al centro del significato antropologico di cultura trova così sempre più spazio l'idea di quotidiano (i ruoli, le aspettative, le credenze, i miti, i riti e tutte le pratiche che strutturano l'agire quotidiano) e di strumento prescrittivo per dare significato al mondo (ridurre incertezza) e al noi (identità).
Gli sviluppi più recenti della sociologia in relazione alle trasformazioni sociali degli ultimi decenni si concentrano su due concetti fondamentali: globalizzazione e post-modernità.
Come in antropologia, la cultura viene concepita come una rete di significati continuamente riformulata dalle interazioni e dalle pratiche sociali.
elemento di dibattito riguarda la convivenza di culture differenti all'interno degli stati nazionali e del sistema mondo: da una parte l'approccio del multiculturalismo sottolinea la presenza di diverse culture dai confini labili e fra loro permeabili; dall'altro, l'approccio del relativismo che sottolinea l'incommensurabilità delle culture che rimangono così universi separati e fra loro non comunicanti.